Dopo due anni di coabitazione tra i brand Pirola Pennuto Zei e Agnoli Bernardi, adesso, afferma Giuseppe Pirola (nella foto), padre fondatore dello studio, «c'è un solo brand». Nato negli anni '70 come “Studio di Consulenza Societaria e Tributaria”, solo alla fine degli anni '80, lo studio Pirola Pennuto Zei iniziò a chiamarsi come tutti lo conoscono.
Nel vostro caso, dopo l’integrazione con Agnoli Bernardi, si assiste alla convivenza di due brand: come mai questa scelta?
Dopo l'integrazione dei professionisti dello studio in Pirola Pennuto Zei, i soci di Agnoli Bernardi, che avevano investito nel loro brand, volevano continuare a usarlo. Per cui, fino al 15 gennaio scorso c'è stata la compresenza dei due brand nella carta intestata. Ma ora, i professionisti ex Agnoli Bernardi fanno parte dello studio Pirola Pennuto Zei. Il brand d’ora in poi sarà uno solo.
Il vostro è uno studio con un nome legato ai fondatori, pensate che possa continuare a prescindere da essi?
Lo studio va spersonalizzato. Il brand è di chi lavora nello studio nel tempo. La mia sfida è di far sopravvivere lo studio ai fondatori. Qualche anno fa ho fatto personalmente una valutazione per un brand di uno studio straniero.
Vantaggi e svantaggi di avere un marchio conosciuto?
Il vantaggio è quello di farsi conoscere, di essere visibili e attrarre potenziali clienti quando devono affrontare delle problematiche. Lo svantaggio è che essendo molto grandi e avendo molti clienti, a volte si deve rinunciare a dei mandati per evitare situazioni di conflitto d'interessi. (La versione integrale dell’articolo è sul numero di Febbraio 2011 di TopLegal)