Settecentotredici pagine di motivazioni provenienti da 163 studi legali e fiscali autocandidati, 35 ore di incontri con i 17 membri della giuria, circa 287 candidature da valutare nella fase finale per le 32 categorie. In tutto, oltre quattro mesi di lavoro da parte di ricercatori e analisti del mercato. Questi i numeri della VIII edizione dei TopLegal Awards che si celebreranno stasera agli East End Studios di Milano.
Al di là dei numeri, i TopLegal Awards si sono posti come sempre l’arduo compito di individuare i finalisti che si sono distinti durante l’anno, non solo per motivi tecnici ma per le risposte fornite ai cambiamenti in corso nel comparto legale i quali richiedono, oltre all’affiancamento del cliente, il sostegno ai suoi progetti di rilancio e di crescita. Ma vi è di più. Questa rosa di nomi può dirsi davvero lo specchio dell’eccellenza legale italiana e l’essere entrati nel gruppo ristretto dei finalisti è di per sé una vittoria su una sempre più forte e larga concorrenza.
La proclamazione dei vincitori può dirsi quindi autentico specchio del percorso intrapreso dal mercato negli ultimi dodici mesi. A differenza della «Corsa arruffata» descritta in Alice nel paese delle meraviglie, dove tutti vincono e tutti devono essere premiati, in una gara seria vi è un solo vincitore. I TopLegal Awards rappresentano una tradizione gelosa del suo elemento di unicità la cui funzione non vuole snaturarsi.