Quadro del mercato - Ristrutturazioni

Un settore tutt’altro che in crisi

Incremento dei mandati e complementarità di competenze per le insegne di ogni dimensione

27-10-2020

Un settore tutt’altro che in crisi




Mandati in significativo aumento e procedure non fallimentari in crescita, anche sotto il profilo qualitativo. Questi i connotati distintivi di un mercato che, negli ultimi anni, si è mostrato dinamico e vivace. I dati Cerved hanno evidenziato che le uscite dal mercato a seguito di procedure concorsuali o di liquidazioni nel 2019 sono rimaste stabili ai livelli del 2018. Tuttavia, nel terzo (+4,7%) e quarto trimestre (+2,6%) erano tornati ad aumentare i concordati preventivi e le chiusure volontarie di imprese in bonis, con incrementi nell’industria e nei servizi. La tendenza fortemente dinamica che ha caratterizzato il restructuring è, inoltre, verosimilmente destinata a una futura accelerazione in ragione della crisi economico-finanziaria connessa alla pandemia da Covid19.

Riflesso immediato dell’andamento dei singoli settori, il comparto legale nel ramo crisi e ristrutturazioni si rivela in costante evoluzione, dovendosi lo stesso adattare ai mutamenti del business e del quadro normativo. Molteplici i fattori che hanno influito sull’operatività degli studi in questo campo. Da un lato, la prospettata riforma della crisi di impresa ha alimentato le richieste di consulenza, dall’altro, le diverse modalità di approccio del sistema bancario e la crescente presenza di investitori istituzionali hanno favorito l’incremento di complesse operazioni di trading su distressed debt e di portafogli di crediti in sofferenza (non performing loans e unlikely to pay), nonché di investimenti su distressed assets. Le operazioni di turnaround e pre-concorsuali, attuate anche mediante la conversione del debito in capitale di rischio e in strumenti partecipativi, hanno comportato come diretta conseguenza lo sviluppo di squadre sempre più multidisciplinari in cui le competenze di banking, finance e capital markets si affiancano all’insolvenza pura.

L’insieme di questi innovativi trend strutturali, da una parte, e le dinamiche contingenti, dall’altra, hanno provocato un netto aumento degli attori legali, con il relativo ampliamento della classifica crisi e ristrutturazioni. Rispetto all’ultima ricerca del Centro Studi TopLegal del febbraio 2018, infatti, si registra un considerevole incremento di nuovi concorrenti nel mercato, che, accanto agli storici protagonisti del settore che consolidano il proprio posizionamento, riescono a ridisegnarne gli equilibri.

Il fenomeno è confermato dalle risultanze del TopLegal Index Crisi e Ristrutturazioni che rileva il peso specifico di ciascuna insegna presente nell’indagine, mostrando chi ha guadagnato terreno e chi ha perso quote. Dei 37 studi presenti, infatti, ben dieci costituiscono dei nuovi ingressi. Pertanto, a fronte di un cluster eterogeneo di insegne che costellano il comparto, BonelliErede (TLIndex1) si conferma quale protagonista indiscusso del settore. Rafforzatosi a seguito dell’integrazione con Lombardi, ha guadagnato una posizione di assoluta leadership nel ramo, assistendo contemporaneamente aziende debitrici, istituzioni finanziarie e soggetti coinvolti in procedure concorsuali. Fortemente qualificato, in particolare sul lato debitore, spicca quale eccellenza anche Gianni Origoni Grippo (TLIndex3), la cui presenza nelle grandi crisi societarie, oltre che nelle operazioni accanto alle Pmi, lo rende competitor di rilievo e autorevole. Attivi al fianco di enti pubblici, oltre che di società private, anche Dla Piper (TLIndex4) e Ey (TLIndex61), che rispetto alla ricerca del 2018 hanno migliorato il proprio posizionamento. Riconosciuti per l’ecletticità delle squadre e per l’approccio intuitivo e integrato, hanno raccolto importanti consensi dal mercato.

Come si evince dalla distribuzione dei mandati, il fenomeno – ormai radicato – della minor selettività sulla tipologia di operazione si ripropone anche in questa edizione. Il mercato, infatti, non è più suddiviso tra insegne focalizzate unicamente sui grandi deal e altre operative solo nel mid market. La peculiarità che accomuna oggi ogni consulente, dallo strutturato multipractice alla iperspecializzata boutique, è invero la capacità di fornire servizi ritagliati su misura. Analizzando le caratteristiche del singolo cliente, si rende così imprescindibile l’ideazione di sinergie tra i vari dipartimenti di volta in volta sollecitati. Nello specifico, l’ingresso di nuove strutture dedicate alla gestione dei crediti deteriorati, da un lato, e il progressivo coinvolgimento di fondi specializzati in ambito distressed, dall’altro, hanno mutato le dinamiche e gli interlocutori nell’ambito delle procedure più complesse. In continuità con la ricerca precedente, infatti, gli studi si sono attrezzati attuando modifiche proprio sul fronte organizzativo. Ashurst (TLIndex46), Bird & Bird (TLIndex12), Bm&a, Chiomenti (TLIndex2), Clifford Chance (TLIndex6), Delfino Willkie Farr & Gallagher (TLIndex105), Dentons (TLIndex7), Gattai Minoli Agostinelli (TLIndex9), Gatti Pavesi Bianchi (TLIndex17), Giovanardi (TLIndex124), Hogan Lovells (TLIndex10), Latham & Watkins (TLIndex36), Legance (TLIndex5), Linklaters (TLIndex13), Orrick Herrington & Sutcliffe (TLIndex15) e White & Case (TLIndex25) hanno strutturato la propria attività in business unit specializzate nell’assistenza mirata a banche, istituti e intermediari finanziari, fondi di private equity ed hedge funds, facendo leva proprio sulla complementarità e la trasversalità di competenze dei professionisti. Proprio in seno al progetto di potenziamento dei team di financial restructuring, si segnalano il passaggio di due squadre di peso: Andrea Novarese e Maria Cristina Storchi da Latham & Watkins in White & Case e l’approdo di Bruno Cova, proveniente da Paul Hastings, in Delfino Willkie Farr & Gallagher. Accanto a questi, altri studi si sono affermati per l’assistenza specialistica nel contesto dei progetti di risanamento più significativi degli ultimi anni. Apprezzati in qualità di consulenti esperti in grado di coordinare l’intera attività di tutti gli advisor a vario titolo coinvolti nell’operazione, emergono Cleary Gottlieb Steen & Hamilton (TLIndex8), Molinari (TLIndex30), Pedersoli (TLIndex24) e Zoppini. Abitualmente a fianco di importanti gruppi industriali italiani e internazionali e delle Pmi, si distinguono anche Cba (TLIndex78), Di Gravio, Lca (TLIndex68), Nunziante Magrone (TLIndex117), Pavia e Ansaldo (TLIndex20), Nctm (TLIndex11), R&p Legal (TLIndex37) e Withers (TLIndex171). Tra i lateral di rilievo si segnala quello di Paolo Pototschnig e di Valeria Mazzoletti approdati, assieme a un team di sette professionisti, in Orsingher Ortu da Giovanardi Pototschnig che ha così assunto la denominazione Giovanardi. Con questi ultimi passaggi si potenziano le squadre dedicate ai due settori strategici del restructuring e del contenzioso fallimentare e societario.


Il quadro di mercato e i risultati della ricerca del Centro Studi sono consultabili su TopLegal Guida e su TopLegal Review di ottobre-novembre. La prossima ricerca, in uscita il 2 novembre, sarà dedicata al settore Energy.


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