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USA, SI ALLARGA IL CUNEO SALARI

I partner equity hanno aumentato, rispetto al 2010, la distanza retributiva dai soci non equity

19-09-2012

USA, SI ALLARGA IL CUNEO SALARI

"Yes, we can". Ma c'è "yes" e "yes", nel senso che per qualcuno il "potere" garantisce risultati assai migliori del collega. Negli Stati Uniti, negli ultimi due anni, i partner degli studi legali hanno registrato un concreto incremento dei salari. Ma ancora più concreta è la crescita della differenza tra le retribuzioni dei soci equity e di quelli non equity.

Nel Paese dove tutto è possibile, dunque, può anche accadere che i portafogli dei soci siano rimpinguati del 6,4% a dispetto di un mercato legale da molti giudicato in crisi e soggetto a rischio commodity. Lo riporta un sondaggio condotto dalla società Major, Lindsey & Africa e da The Am Law Daily, rivolto ai partner delle top100 insegne legali americane, evidenziando un generale miglioramento delle retribuzioni nel confronto col 2010. Anche se, a ben guardare, l'indagine mostra che non tutti hanno beneficiato di questi aumenti in egual misura. 


Uno dei risultati più interessanti del sondaggio, infatti, è la disparità di compensazione tra le diverse classi di soci. In media, gli equity partner ricevono compensi più alti rispetto ai loro omologhi non-equity, i partner in giacca e gravatta di più rispetto alle colleghe in rosa e i corporate partner più dei contenziosisti. E questo indipendentemente dal numero di billable hours prodotte. Basti pensare alle 1792 ore fatturate dai contenziosisti rispetto alle 1518 dei soci specializzati in Corporate.

Gli equity partner, che rappresentano il 62% degli intervistati, hanno visto aumentare il loro compenso di un robusto 11%, passando dai 811mila dollari del 2010 agli 896mila di quest'anno. Al contrario, la retribuzione media per i salary partner è rimasta pressoché invariata, passando dai 336mila dollari del 2010 ai 335mila dollari di quest'anno.

Nel complesso, il 27% di tutti gli intervistati si è definito "molto soddisfatto" dei propri compensi, in leggero aumento rispetto al 24% del sondaggio 2010. Ma, quando si analizzano le risposte dei non equity partner la percentuale scende al 12%. Infine, acquista sempre più importanza la capacità di generare mandati, riconosciuta come preminente tra i criteri remunerativi dal 65% degli intervistati.


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