Saranno ancora domiciliari per Vincenzo Consoli, l'ex amministratore delegato di Veneto Banca arrestato il 2 agosto scorso con l’accusa di ostacolo all'attività delle autorità di vigilanza e aggiotaggio.
A deciderlo è il tribunale del riesame di Roma che, respingendo il ricorso presentato da Franco Coppi e Alessandro Moscatelli, ha confermato la possibilità di reiterazione dei reati.
Secondo le motivazione addotte dal collegio, Consoli avrebbe promosso per molti anni «una politica aziendale mirante ad accreditare, presso il pubblico dei risparmiatori e degli organi di vigilanza, un’immagine di solidità patrimoniale di Veneto Banca di fatto inesistente». Rigettando il ricorso, il tribunale ha aggiunto come neanche l’interrogatorio al quale fu sottoposto l'ex Ad nello scorso agosto avrebbe «introdotto elementi idonei a indebolire l’assunto d’accusa fondato su un ampio compendio indiziario».
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