di Francesca Lai
Il legame tra diritto e gestione delle risorse umane è essenziale per assicurare che le politiche aziendali siano sempre conformi alle normative giuslavoristiche, in costante cambiamento. In Sanofi, l’integrazione tra le due aree avviene attraverso un approccio strategico che combina l’expertise del dipartimento legale interno con il supporto di uno studio legale esterno, scelto in base alla specificità e complessità delle esigenze aziendali.
«La competenza in materia di diritto del lavoro rientra nel dipartimento delle risorse umane, ma, a seconda della complessità del caso, ci avvaliamo del supporto dello studio legale esterno», afferma Francesco Veneziani, P&C country labor relations manager di Sanofi. La farmaceutica si avvale di un duplice supporto legale: da un lato, una direzione legale interna che si occupa principalmente degli aspetti commerciali e legali generali dell’azienda, dall’altro, uno studio legale esterno che si concentra sulle problematiche strettamente giuslavoristiche. La gestione delle vertenze, ad esempio, è un’attività seguita internamente, ma con il costante supporto dell’advisor legale.
Il coordinamento tra il dipartimento HR e la direzione legale si intensifica soprattutto in occasione di operazioni straordinarie come fusioni, acquisizioni e ristrutturazioni aziendali. «La direzione legale viene coinvolta principalmente in operazioni di M&A, che possono comportare la cessione di un ramo d’azienda o procedure di licenziamento collettivo. In questi casi, lavoriamo in stretta sinergia con la direzione legale interna ed esterna per garantire la conformità con la normativa vigente», sottolinea Veneziani. La complessità di queste operazioni richiede la creazione di team multidisciplinari, composti da professionisti interni ed esterni, in grado di affrontare tutte le implicazioni giuridiche e organizzative.
L’intervista completa è stata pubblicata su TopLegal Digital di febbraio 2025 – n. 3. Registrati / accedi al tuo profilo per sfogliarla gratuitamente