VITALI ROMAGNOLI E PICCARDI PERDE LA CAUSA PILOTA CREDEM/FISCO

01-12-2010

VITALI ROMAGNOLI E PICCARDI PERDE LA CAUSA PILOTA CREDEM/FISCO

La commissione tributaria di Reggio Emilia ha riconosciuto le ragioni dell'Agenzia delle Entrate nel ricorso avanzato da Credem, per elusione fiscale. L'istituto di credito emiliano, difeso dallo studio legale e tributario Vitali, Romagnoli e  Piccardi di Milano, dovrà versare maggiori imposte per 6,9 milioni di euro e interessi e sanzioni per 18,6 milioni.

Oggetto del contendere operazioni in titoli di stato brasiliani e arbitraggi su azioni inglesi, realizzate da Credem e Abaxbank fra il 2004 e il 2007. Per la banca controllata dalla famiglia Maramotti erano invece normali investimenti finanziari, supportati da valide ragioni economiche. A darsi battaglia davanti alla prima sezione della commissione tributaria di Reggio Emilia, da una parte lo staff legale dell'Agenzia regionale delle Entrate, guidato da Pasquale Stellacci, capo settore del contenzioso. Dall'altra Giancarlo Zoppini, Cristiano Caumont Caimi (in foto) e altri specialisti dello studio legale e fiscale Vitali, Romagnoli e Piccardi.

Si tratta di una sentenza-pilota, cui guardano colossi bancari come Unicredit, Banca Intesa, Popolare di Milano, Monte dei Paschi, che hanno realizzato operazioni analoghe e che si potrebbero trovare a rispondere di elusione fiscale per circa 3 miliardi di euro.

Il verdetto è stato deciso dai giudici tributari reggiani, presidente Leonardo De Robertis, con a latere Ivan Gianferrari e Massimo Crotti, che ha avuto il ruolo di relatore.

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Tremonti Romagnoli Piccardi CristianoCaumont Caimi, GiancarloZoppini Abaxbank, Banca Popolare di Milano, Banca MPS, Unicredit, Credem, Agenzia delle Entrate, Intesa Sanpaolo


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