Giovanni Borgna, titolare dell'omonimo studio, ha assistito con successo Andrea Maurizio Zamparini, figlio del patron del Palermo Calcio, davanti alla Corte d'Appello di Trieste.
Nel novembre 2012 il Tribunale di Gorizia ritenne Andrea Zamparini responsabile di aver contravvenuto alle norme ambientali eseguendo lavori in area paesaggistica senza le dovute autorizzazioni. Il giudice dichiarò l’inefficacia del permesso di costruzione in sanatoria rilasciato dal Comune di Grado nel febbraio 2009 nonché dei decreti emessi dalla Regione Veneto. Inoltre la sentenza ordinava il ripristino dello stato dei luoghi.
La Corte ha riconosciuto la buona fede di tutti gli accusati che avevano inziato i lavori di realizzazione del complesso “Vivere in laguna” a Valle Cavarera, facendo così cadere anche l'obbligo di ripristino che era stato richiesto inizialmente. Con Zamparini sono stati assolti anche Giovanni Bearzotti, difeso da Luca Ponti dello studio Ponti, Giulio Ranni della ditta Tunnel che aveva iniziato i lavori, assistito da Rossana Gregolet di Gorizia, ed il direttore lavori Remo Livoni, assistito da Alessandro Giadrossi di Trieste.
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