ESG SUMMIT

Zizzo (Eos Im): «Decarbonizzazione? Puntiamo su fondi infrastrutturali per le rinnovabili»

Marco Zizzo, head of finance & operation di Eos Im sarà uno dei relatori all’Esg Summit di TopLegal, in programma a Milano mercoledì 18 settembre 2024 

13-09-2024

Zizzo (Eos Im): «Decarbonizzazione? Puntiamo su fondi infrastrutturali per le rinnovabili»

 

di Valentina Magri e Francesca Lai 

 

Nella corsa al 2030 si parla di normative, di obiettivi, del ruolo della filiera energetiche, dimenticandosi spesso del ruolo imprescindibile dei gruppi di investimento nella partita in cui si gioca il futuro del Pianeta.

 

È questa l’opinione di Marco Zizzo, head of finance & operation di Eos Investment Management (Eos Im), gruppo finanziario specializzato nella gestione di fondi di investimenti alternativi, focalizzato principalmente su infrastrutture energetiche e private equity. «Con un impegno costante verso la sostenibilità, Eos Im svolge un ruolo chiave nella transizione energetica attraverso investimenti mirati in energie rinnovabili e tecnologie innovative, con l’obiettivo di decarbonizzare il settore energetico e supportare la crescita sostenibile delle piccole e medie imprese italiane».

 

Zizzo sottolinea che la strategia di Eos Im si allinea perfettamente agli obiettivi globali di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, promuovendo progetti che sostituiscono le fonti fossili con quelle rinnovabili. «Come riusciamo a contribuire direttamente alla decarbonizzazione del settore energetico? Grazie ai fondi infrastrutturali dedicati alla costruzione di impianti di energia rinnovabile di grandi dimensioni, definiti utility-scale, e allo sviluppo di sistemi di battery storage», afferma Zizzo.

 

Zizzo approfondirà il tema nel suo intervento all’interno dell’Esg Summit di TopLegal. L’evento, che si terrà mercoledì 18 settembre 2024 a Milano, è rivolto a direttori legali aziendali e giuristi d’impresa, esperti di compliance, direttori affari societari, responsabili della sostenibilità, responsabili marketing e comunicazione delle aziende. L’Esg Summit è organizzato in collaborazione con Banco Bpm e sostenuto dai supporter Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), Consumers’ Forum, World Energy Council (Wec) Italia, EticaNews e dal sustainability partner Up2You.

 

«Il contributo alla sostenibilità di Eos Im non dovrebbe limitarsi al settore delle infrastrutture energetiche – spiega Zizzo. Anche tramite i suoi fondi di private equity, Eos Im investe in Pmi italiane che operano lungo la filiera della transizione energetica e dell’economia circolare, sostenendo lo sviluppo sostenibile del tessuto economico del paese».

 

Oltre a ridurre i costi energetici, Zizzo vede nella transizione energetica un’enorme opportunità di crescita per le pmi italiane che operano lungo la filiera della green energy. Le imprese attive nella produzione di energia, nella componentistica delle reti di trasmissione e nei sistemi di data intelligence possono beneficiare di un contesto favorevole che sta generando tassi di crescita a doppia cifra, sia in termini di fatturato che di margini.

 

L’Italia, con il 3% dell’export mondiale, è il sesto paese esportatore di tecnologie rinnovabili, a dimostrazione della competitività della filiera italiana. «Per Eos Im, affiancare queste imprese nella professionalizzazione della gestione della sostenibilità e della governance rappresenta una grande sfida, ma anche una straordinaria opportunità di contribuire alla crescita di un settore strategico per il futuro del paese», dice Zizzo.

 

Quella di Eos Im è una visione innovativa che deve però fare i conti con la realtà: non mancano le sfide nel tragitto alla meta. Zizzo denuncia, infatti, che le attività legate alla costruzione e gestione di impianti rinnovabili presentano problematiche specifiche legate alla conformità con rigide normative ambientali, all’implementazione di misure compensative e alla gestione della salute e sicurezza durante le fasi di progettazione e costruzione. E non solo: un’altra criticità riguarda la gestione della supply chain, con componenti critiche, come i pannelli fotovoltaici, spesso provenienti da paesi extra-Ue. «Questo, a mio avviso, comporta una maggiore complessità nella verifica della sostenibilità dei fornitori, richiedendo un’attenta gestione contrattuale e procedurale».

 

Un’altra scommessa che Eos Im è la raccolta, l’aggregazione e la rendicontazione sistematica di una vasta gamma di dati Esg rappresentano una sfida metodologica e operativa, specialmente quando coinvolge piccole imprese che potrebbero non disporre del livello di sofisticazione necessario.

Nella corsa al 2030 entrano in campo anche gli investitori. «L’interesse da parte degli investitori fa ben sperare, ma bisogna tenerne per in considerazione le aspettative». In particolare, le aspettative degli investitori istituzionali italiani rispetto alla sostenibilità nel settore energetico hanno subito due svolte fondamentali: l’introduzione delle normative europee in materia di trasparenza finanziaria e sostenibilità (Eu Sfdre Eu Taxonomy) e l’emergere del conflitto in Ucraina, seguito dalle tensioni in Medio Oriente. Questi eventi hanno evidenziato la necessità di ridurre la dipendenza dell’Europa dai combustibili fossili importati, mettendo in luce l’importanza strategica delle energie rinnovabili per affrontare i rischi geopolitici e le crisi climatiche globali.

 

Non c’è risultato senza numeri oggettivi. Per misurare l’impatto positivo degli impianti rinnovabili, Eos Im utilizza metriche come le emissioni di CO2 evitate rispetto alle fonti fossili e il numero di nuclei familiari equivalenti che possono essere serviti dall’energia prodotta. A tal proposito, Eos Im ha sviluppato un modello econometrico che stima il contributo di ogni investimento alla crescita del Pil nazionale e all’occupazione. Inoltre «nonostante gli impatti siano principalmente legati alla sfera ambientale, Zizzo sottolinea che gli investimenti in impianti greenfield possono generare benefici sociali significativi, come la creazione di nuovi posti di lavoro» .Per quanto riguarda le esternalità negative, Zizzo evidenzia l’importanza di monitorare gli impatti legati alle emissioni, concentrati prevalentemente nella fase di costruzione degli impianti, nonché la produzione di rifiuti e il consumo idrico, aspetti critici per il ciclo di vita degli impianti fotovoltaici.

 

Marco Zizzo sarà relatore all’Esg Summit di TopLegal. Clicca qui per iscriverti gratuitamente all’evento


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