di Valentina Magri
«La responsabilità dell’implementazione dell’Esg, sia sotto il profilo legale che sostanziale, non è solo dell’impresa, ma si estende alla sua value chain. Ecco perché la catena del valore deve essere coinvolta nell’implementazione della strategia Esg aziendale». Così racconta Andrea Zuanetti, ceo e fondatore di Up2You, società benefit e B Corp certificata che guida le aziende lungo il percorso di sostenibilità, grazie a servizi e tecnologie innovative.
Zuanetti approfondirà il tema dell’importanza del coinvolgimento della value chain nell’implementazione della strategia Esg aziendale in uno dei business talk all’interno dell’Esg Summit di TopLegal. L’evento, che si terrà mercoledì 18 settembre 2024 a Milano presso la Sala delle Colonne, è rivolto a direttori legali aziendali e giuristi d’impresa, esperti di compliance, direttori affari societari, responsabili della sostenibilità, responsabili marketing e comunicazione delle aziende. L’Esg Summit è organizzato in collaborazione con Banco Bpm e sostenuto dai supporter Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), Consumers’ Forum, World Energy Council (Wec) Italia, EticaNews e dal sustainability partner Up2You.
Per catena del valore, o value chain, s’intende tutto ciò che sta a monte e a valle delle attività di un’azienda: fornitori, clienti, altri stakeholder su cui ha impatto il prodotto o servizio dell’impresa. «Alla luce di normative come la Csrd (Corporate sustainability reporting directive), per l’implementazione dell’Esg è centrale come è realizzato un prodotto o servizio ed è importante migliorare le performance», chiarisce il ceo di Up2You.
La principale sfida da affrontare sta nell’ampiezza e nella frammentarietà della value chain. Le componenti della catena del valore possono essere pmi, numerose e molto destrutturate, possono creare difficoltà di comunicazione e integrazione dei dati di performance Esg. «In questi casi, la raccolta manuale dei dati non è adatta: occorrono investimenti nella digitalizzazione per raccoglierli», ammonisce Zuanetti. Inoltre, i temi Esg sono nuovi e in continua evoluzione. Richiedono pertanto competenze ad hoc, la cui offerta è attualmente scarsa.
Per iniziare a coinvolgere la value chain nell’implementazione della strategia Esg, un’azienda anzitutto deve essere in grado di stabilire delle priorità. «Non bisogna lasciarsi spaventare dal numero di ambiti da rendicontare. Occorre definire le priorità degli ambiti più rilevanti per l’impresa», suggerisce il ceo di Up2You. Concretamente, invece di considerare tutti gli Sdg (Sustainable development goals) dell’Onu, l’azienda, per esempio, può scegliere per quali è prioritaria l’implementazione, ossia gli ambiti su cui può avere un impatto maggiore, e iniziare a strutturare un percorso verso la sostenibilità.
Secondo Zuanetti, quest’ultima si può approcciare in due modi: come un fardello, per cui l’azienda fa il minimo indispensabile ai fini della compliance, oppure come un vantaggio competitivo, implementando molto bene la strategia Esg. È il caso di Banca Etica, che sta coinvolgendo i clienti nell’implementazione della sostenibilità partendo dal calcolo delle loro emissioni, aiutandoli a stimarle grazie agli strumenti messi a disposizione da Up2You. Banca Etica, in questo modo, può vantare clienti più consapevoli e al contempo è in grado di calcolare le emissioni del suo scopo 3.
Zuanetti infine ha ricordato il caso di successo di un’azienda del settore dei macchinari che ha calcolato le emissioni dei suoi fornitori. Dal 2025 per restare fornitori dell’impresa bisognerà conoscere la propria carbon footprint e dal 2027 ridurla parzialmente.
Andrea Zuanetti sarà relatore all’Esg Summit di TopLegal. Clicca qui per iscriverti gratuitamente all’evento