di Valentina Magri e Claudia Ridolfo
La necessità di promuovere la crescita delle fonti rinnovabili nel settore elettrico è cruciale per raggiungere gli obiettivi nazionali ed europei previsti per il 2030. Per questo motivo, sono stati implementati gli schemi europei di incentivazione per le rinnovabili. «Pur comprendendo la volontà dei legislatori di promuovere tale crescita anche attraverso l’utilizzo di meccanismi di sostegno statali, riteniamo che tale obiettivo debba essere raggiunto con il minimo impatto sui costi per la collettività. È importante evidenziare che lo sviluppo della generazione di fonti di energia rinnovabili con costi di generazione vicini alla competitività di mercato dovrà essere garantito attraverso un adeguato coordinamento di diversi strumenti già presenti nel sistema: accanto ai meccanismi di incentivazione, avranno un ruolo rilevante gli accordi di lungo termine di compravendita di energia rinnovabile (i Long Term PPA) tra privati che, diversamente dai primi, senza aggravi per la finanza pubblica, garantiscono la bancabilità dei progetti di nuova capacità rinnovabile», spiega Stefano Brogelli, legal, regulatory e compliance director di Axpo. Il tema sarà trattato mercoledì 6 marzo 2024 all’interno del primo Energy Forum di TopLegal, nella prestigiosa cornice della Biblioteca della Camera dei Deputati di Roma. L’evento è sostenuto dal main partner Elettricità Futura e supportato da Anie Rinnovabili, dal sustainability partner Up2You e dal media partner AffarItaliani. Tra i relatori ci sarà anche Stefano Brogelli di Axpo.
Il 2024 sarà altresì caratterizzato dal lancio di nuove aste per i capacity market per accumuli elettrici e idroelettrici. Il meccanismo, approvato lo scorso dicembre dalla Commissione Ue in quanto in linea con le regole sugli aiuti di stato, mira a facilitare l’integrazione delle fonti energia rinnovabile (Fer) nel sistema elettrico e, quindi, al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Green Deal europeo e dal pacchetto ‘Fit for 55%’. «Il regime sosterrà la costruzione di impianti di stoccaggio dell’energia elettrica con una capacità congiunta superiore a 9 GW/71 GWh e durerà fino al 31 dicembre 2033. Il meccanismo sarà aperto a tutte le tecnologie di riferimento individuate da Terna, che dimostrino di aver raggiunto una comprovata maturità tecnologica e commerciale», precisa Brogelli.
Il capacity market nasce con l’obiettivo di incrementare la presenza di unità programmabili al fine di supportare la penetrazione della capacità rinnovabile nel sistema elettrico italiano e coprire la ridotta inerzia di cui il sistema dispone a fronte dell’attesa e auspicata eliminazione graduale degli impianti alimentati a carbone. In termini di impatto sugli operatori, Brogelli ritiene cruciale l’introduzione dei prodotti di time-shifting. «Tali prodotti avranno ad oggetto unità virtuali che rifletteranno le caratteristiche della capacità fisica di stoccaggio approvvigionata a termine da Terna e consentiranno a chi li acquista (ad esempio un operatore di mercato come Axpo), a fronte del pagamento di un premio fisso, di ricevere un compenso proporzionale ai differenziali di prezzo sui mercati dell’energia tra i periodi cui i medesimi prodotti si riferiscono. Tali caratteristiche li rendono senz’altro appetibili agli operatori che intendono investire in fonti rinnovabili non programmabili e ai trader che si propongono per i contratti di offtake», sottolinea Brogelli. Che mette in guardia sulla durata massima di tre anni. «Potrebbe rappresentare un limite, considerato che i contratti di offtake che tipicamente i produttori sottoscrivono con i trader (Long Term PPA) per garantire la bancabilità del progetto hanno tipicamente un orizzonte temporale più lungo (5-10 anni)».
La prima procedura concorsuale di Terna dovrebbe tenersi a dicembre 2024 e vedrà la partecipazione principale di batterie agli ioni di litio (Li-Ion) e pompaggi idroelettrici, con una durata contrattuale di 12-14 anni per le batterie Li-Ion e al massimo di 30 anni per i pompaggi idroelettrici. Alla procedura saranno ammesse anche altre tecnologie di stoccaggio ma per un quantitativo limitato al 10% del totale.