di Valentina Magri e Claudia Ridolfo
In questo momento di grande instabilità economica e politica a livello internazionale, Dubai si sta dimostrando un polo di grande sicurezza e di grandi prospettive per qualunque tipologia di investitore. In particolare, l’Emirato ha reso possibile sia una qualità di vita molto alta per qualunque categoria di lavoratore e operatore presente sul territorio, sia prospettive lavorative e di investimento in crescita e di alto livello. «Il mercato si è evoluto di pari passo con la crescita esponenziale della città: si osservano distretti interi dedicati a residenti stranieri, così come aree concepite per investimenti turistici a medio lungo termine finalizzati alla rivalutazione degli immobili. Oppure, nel centro pulsante della città, l’investimento risulta appetibile sia per chi ci lavora stabilmente, sia per i visitatori e i turisti di breve durata e permanenza», afferma Stefano Casarelli, ceo di Petroholding. Il tema sarà approfondito martedì 9 aprile 2024 a Milano presso l’hotel Milano Scala all’interno del primo Real Estate Forum di TopLegal. All’evento parteciperanno figure legali e di business di importanti aziende del settore e di fondi d’investimento e sarà sostenuto dal media partner Italia Economy. Tra i relatori ci sarà anche Stefano Casarelli.
Il mercato immobiliare di Dubai è diventato quindi target naturale per coloro che ci vivono (quasi 10 milioni di persone) e per chi desidera investire in sicurezza con ottimi ritorni e prospettive di crescita concrete. La fase più delicata dell’operazione di acquisto è l’individuazione dell’immobile di interesse, poiché presuppone una buona conoscenza del mercato e delle aree della città. Gli acquisti possono essere effettuati sia a titolo personale, sia a titolo aziendale, con una procedura semplice a condizione di rivolgersi a operatori seri e conosciuti e che siano rilasciate le garanzie previste a livello governativo per chi acquista. «A differenza di molti paesi, Dubai obbliga i flussi di capitale a transitare su conti bloccati governativi (escrow) che possono essere utilizzati dal venditore soltanto sotto monitoraggio. Tali procedure, se rispettate, garantiscono un’ottima protezione per chi investe. Tuttavia, è necessario raccogliere le dovute informazioni in quanto esistono molteplici operatori avventizi o truffaldini che promettono la luna ma poi non sono in grado di fornire queste garanzie», sottolinea Casarelli.
Una pluralità di soggetti sta spostando negli Emirati il proprio centro di operatività e pertanto i capitali seguono flussi in entrata ma anche in uscita. «Per questa ragione la Banca centrale di Dubai sta lavorando per aumentare ogni livello di vigilanza sui flussi di capitale con l’obiettivo di uscire dalla lista nera appena possibile. Naturalmente la fiscalità agevolata degli Emirati si scontra con le regole fiscali spesso vessatorie di altri paesi a discapito della trasparenza», conclude il ceo di Petroholding.