Incontri

Concorrenza e accordi verticali, i nodi dell’autovalutazione

Il nuovo Vber entrato in vigore lo scorso giugno impegnerà imprese e studi legali nella revisione degli accordi verticali

07-10-2022

Concorrenza e accordi verticali, i nodi dell’autovalutazione

 


Approvato lo scorso 10 maggio ed entrato in vigore il 1° giugno, il nuovo Vertical Block Exemption Regulation  (VBER) e le connesse nuove Linee Guida richiederanno alle imprese di riesaminare i propri accordi verticali. I dipartimenti legali, con il supporto dei consulenti esterni, dovranno valutare se le aziende possano beneficiare dell’esenzione per categoria, prevista dal Regolamento. Sarà anche l’occasione per valutare problemi e opportunità offerti dalle nuove regole, che hanno introdotto una maggiore flessibilità alle imprese nella organizzazione delle proprie reti distributive. 

La nuova normativa sostituisce le regole introdotte a livello europeo nel 2010 anche per adattarle agli sviluppi della distribuzione di beni e servizi in Europa, in particolare nel digitale (e-commerce, piattaforme cosiddette ibride), nella distribuzione selettiva, nella distribuzione e pricing duali. Il tema è stato al centro di un recente seminario a cura di Franzosi Dal Negro Setti, in collaborazione con TopLegal. Il convegno ha visto tra i relatori avvocati ed economisti: Ombretta Fabe Dal Negro, partner fondatore dello studio Franzosi Dal Negro Setti; Franco Guariglia, of counsel di Franzosi Dal Negro Setti; Gabriella Muscolo, partner di Franzosi Dal Negro Setti; Carlo Scarpa, economista e professore dell’Università di Brescia; e Stefano Trento, economista, vice president della società di consulenza Compass Lexecon.

Durante l’incontro, a cui hanno partecipato in presenza e via streaming 70 giuristi e dirigenti d’impresa, si sono delineate le caratteristiche generali del procedimento di autovalutazione e analizzate, da un punto di vista giuridico ed economico, alcune tipologie di accordi verticali (per esempio, distribuzione esclusiva, selettiva e duale, franchising, produttori-commercianti all’ingrosso, piattaforme e-commerce). 

La revisione di tali accordi, secondo gli esperti intervenuti, richiederà un maggiore sforzo da parte dei dipartimenti legali delle imprese attive in settori fortemente regolamentati e in quelle che distribuiscono i propri prodotti in più mercati. Gli esperti, in particolare, hanno analizzato gli accordi esentati, che beneficiano del cosiddetto "safe harbour" del VBER e gli accordi non esentati che possano tuttavia beneficiare di eventuali esenzioni individuali in applicazione dell’art.101.3 TFEUR,  a seguito di adeguata analisi economico-giuridica. 
 


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