Al margine ovest del Veneto, il mercato legale di Verona sconta da un lato la lontananza dall’unico tribunale amministrativo regionale basato a Venezia e dall’altro una notevole vicinanza con Milano. Questi due fattori l’hanno reso un mercato tipicamente legato al tessuto societario locale, fatto di Pmi. E meno orientato a un posizionamento nazionale o, tantomeno, a coltivare clientela internazionale.
C’è però uno studio che, negli anni, è riuscito a costruire una struttura competitiva, che dalla provincia ha costruito un ponte verso l’estero. Si tratta della sede veronese di Macchi di Cellere Gangemi. Specializzata in settori industriali che risulterebbero di nicchia anche nelle piazze più sofisticate di Milano e Roma, come l’automotive e l’aviation, la sede ha cominciato a crescere nel 2012, con l’ingresso dell’esperto di energy Francesco Piron. Oggi, con le nomine a partner di Giulia Verga, Enrico Storari e Simone Rossi e il trasferimento dalla sede di Milano di Francesca Bogoni, sono sette il numero di soci attivi nella sede veneta. E tutti sono accomunati da un portafoglio clienti internazionale.
Verga e Storari hanno portato in pancia all’insegna i nomi di Bmw Italia, Bmw Ag e Man. Ma la via estera era già stata presa da tempo. Il partner Matteo Castioni (in foto), infatti, svolge il ruolo di general counsel esterno, gestendo tutte le questioni legali per l’Italia di due compagnie aree, Ryanair e Norwegian. Così come Francesco Piron, socio specializzato in Energy, ha tra i clienti player internazionali dell’energia. Recente, il mandato conferito dalla spagnola Iberdrola per seguire i profili antitrust, regulatory e di diritto consumeristico relativi al lancio in Italia. Mentre Roberto Luzi Crivellini, specializzato in diritto del commercio internazionale, coordina le attività dello Europe-China Desk, dedicato allo sviluppo degli scambi commerciali ed industriali tra Europa e Greater China (Cina Continentale, Hong Kong, Macao e Taiwan) sia inbound che outbound.
Non solo. Da Verona, Macchi di Cellere Gangemi si è fatto promotore di uno strumento destinato a essere utilizzato in tutta Europa. Si tratta di un software per la gestione in outsourcing dei contenziosi massivi in capo ai vettori aerei che, a partire dal 1° dicembre, verrà esportato nell'Unione. Lo ha anticipato a TopLegal Matteo Castioni: «Di recente abbiamo introdotto nella sede veronese delle procedure standardizzate per la gestione del contenzioso massivo per i clienti dell’aviation (Ryanair e Norwegian) anche attraverso la creazione su misura di un software specifico, che consente di gestire in maniera efficace ed efficiente migliaia di contenziosi all’anno. Trattandosi di contenzioso seriale, ogni singola pratica è di piccolo valore, quindi per rendere interessante la marginalità bisogna lavorare in ottica di grandi numeri (quantità) e standardizzazione dei processi (ingegnerizzazione). Per questo abbiamo sviluppato un software proprietario, che automatizza molte funzioni a basso valore aggiunto, prima svolte dai professionisti personalmente. A breve esporteremo il nostro software attraverso la piattaforma OneSky Solutions (di cui siamo partner e unico referente per l’Italia), che venderà alle compagnie aeree di tutto il modo la gestione in totale outsourcing del contenzioso con i passeggeri in tutti i 28 Paesi dell’Unione Europea».
Ma c’è di più. L’idea ora è di offrire l’expertise maturata in ambito aviation ad altri settori industriali a forte base consumeristica, come l’automotive e l’energy. Secondo Castioni, infatti, «un buon motore di sviluppo per la sede veronese parte dalle possibili sinergie tra le varie industry che compongono la nostra offerta. L’espansione del dipartimento di contenzioso massivo è un modo. Ma non è l’unico. Per fare un esempio, basti citare le interazioni tra automotive ed energy, con lo sviluppo di macchine elettriche o l’applicazione di schemi incentivanti in materia di efficienza energetica come il nuovo decreto ministeriale in materia di certificati bianchi».
Il percorso di sviluppo della sede veronese di Macchi di Cellere Gangemi dimostra che, quando la provincia funziona, le grandi società – anche internazionali – non hanno problemi a spostarsi da Roma e Milano. È per questo motivo che ora lo studio punta a diventare un hub per le province limitrofe come Mantova, Vicenza, Bolzano e Trento. «In queste città – chiosa Castioni - ci sono molte imprese con esigenze sofisticate ma vi sono pochissimi studi legali strutturati di dimensione sovra-provinciale in grado di soddisfarle. Storicamente quindi, in caso di operazioni straordinarie o aventi elementi di internazionalità, gli imprenditori hanno sempre guardato a Milano per trovare competenze adeguate. Noi puntiamo a intercettare i migranti della consulenza legale e proporci come alternativa al più lontano e più costoso mercato milanese». Ecco un esempio di come la progettualità può nascere e svilupparsi in provincia.
TAGS
Macchi di Cellere Gangemi RobertoLuzi Crivellini, MatteoCastioni, FrancescoPiron, FrancescaBogoni, SimoneRossi, GiuliaVerga, EnricoStorari Ryanair, Iberdrola, Bmw, Norwegian