Le mosse del mercato

Dwf, sbarca anche in Italia Dwf Claims

Sarà il primo studio legale nel Belpaese affiancato da un Tpa autonomo per la gestione dei sinistri. Matteo Cerretti a TopLegal: «Anche altri connected services potrebbero essere presto lanciati sul mercato italiano»

12-07-2018

Dwf, sbarca anche in Italia Dwf Claims

 

Dwf aggiunge un tassello alla crescita italiana e in anteprima a TopLegal annuncia il lancio di Dwf Claims Italia, un soggetto autonomo per la gestione dei sinistri (third party administrator - Tpa), a beneficio di compagnie assicurative straniere o di sindacati operanti nel mercato dei Lloyd's che non hanno il presidio di questa funzione in Italia e necessitano di esternalizzarla. Un servizio che, ad oggi, è principalmente appannaggio di alcune società di servizi italiane a base familiare con una forte tradizione peritale, con sola presenza locale o facenti parte di network internazionali. 

Dwf Claims Italia sarà guidato da Enrico De Micco, claims director con background legale e trascorsi professionali a Londra nell'ambito del mercato dei Lloyd’s ed in particolare nel settore dei Tpa. De Micco guiderà un team di quattro professionisti, tutti provenienti da società del settore e con esperienze presso alcuni clienti a Londra.

Dwf Claims nasce come servizio autonomo esterno a supporto della forte specializzazione nel settore assicurativo che caratterizza l’insegna a livello globale, che ha condotto in Italia al lateral hire di Matteo Cerretti (in foto), ex Eversheds Sutherland, oggi partner responsabile del dipartimento Insurance italiano. Ed è proprio la presenza del team di Cerretti ad aver reso replicabile il business model di Dwf Claims anche in Italia.

“La presenza di Dwf Claims ci consente di avere un approccio molto innovativo alla professione, strutturando per i clienti soluzioni che integrano le competenze legali con quelle di natura più operativa, senza pericolo di incorrere in possibili conflitti d’interessi, tema sul quale c'è la massima attenzione e sensibilità da parte dello studio nonché, ovviamente, da parte dei clienti”, spiega a TopLegal Cerretti, aggiungendo che “per i legali che si improvvisano Tpa entra invece in gioco un potenziale conflitto d’interessi perché il compito principale del Tpa dovrebbe essere quello di ridurre al minimo il contenzioso, gestendo efficacemente i claims. Se il soggetto che deve decidere se chiudere o meno un sinistro è lo stesso che poi lo gestirà dal lato legale qualora esso sfoci in un contenzioso giudiziale, è innegabile che possa emergere un conflitto d’interessi. Occorre evitare il rischio che l'attività legale e di gestione dei sinistri si confondano e proprio per questo è fondamentale passare il messaggio corretto al mercato con riguardo a questa importante novità che ci vede coinvolti come studio legale”.

Ma in che modo Dwf eviterà tale conflitto d’interessi? “Dwf Claims – risponde Cerretti - sarà una s.r.l., vale a dire un soggetto giuridicamente diverso dallo studio legale. Quindi, con bilanci, in Italia come in Uk, totalmente separati. Così come saranno separati i server ed i gestionali, impedendo al team legale l’accesso alle informazioni sui clienti in possesso del Tpa. Inoltre, il Tpa non avrà facoltà autonoma di nomina dei legali e di altri esperti ma agirà solo e unicamente dietro indicazione del cliente. Infine, a garanzia della massima trasparenza, sarà attivato un servizio di monitoraggio della performance, che avrà il compito di verificare la percentuale di sinistri che sfociano in un contenzioso. Un parametro che costituisce il primo barometro di efficienza nell’interazione tra Tpa e team legale”. 

Perché, Dwf ha deciso di affiancare al business legale il servizio di gestione dei claims? Perché ha deciso di proporsi sul mercato con un approccio innovativo al business. Proprio per sottolineare un posizionamento diverso da quello di uno studio tradizionale: non solo un fornitore di servizi legali, ma un fornitore di soluzioni integrate al business che ambisce ad affiancare i clienti con un’offerta diversificata e a tutto tondo, che include oltre al Tpa, l’audit, il data analytics, l'adjusting, lo sviluppo di software ed altri. È per questo motivo che al core business legale l’insegna affianca la divisione dei Connected Services - di cui Dwf Claims fa parte - che contiene una gamma di società indipendenti che forniscono prodotti e servizi ai clienti per gestire al meglio il rischio, la reputazione, i costi, il tempo e le risorse. 

“Dwf Claims – commenta Matteo Cerretti -, così come tutti gli altri connected services, permette a Dwf di avere una maggiore offerta. La sua presenza, quindi, di per sé costituisce un vantaggio per i clienti. Le esperienze di sinergia tra team legale e Tpa in altre giurisdizioni in cui è presente Dwf hanno portato a grandi benefici per i clienti in termini di efficienza nella gestione dei claims sia in fase stragiudiziale che giudiziale”.

Dwf Claims, prima che in Italia, è stato lanciato in Inghilterra, Irlanda, Usa, Canada, Australia e Francia. Mentre, nel prossimo futuro, è previsto lo sbarco in Germania. “Condizione fondamentale per la riuscita di tale sinergia – conclude Matteo Cerretti - è l'efficienza della performance del Tpa, vale a dire la capacità di risolvere i sinistri efficacemente in fase stragiudiziale. Ed è proprio per questo che è stato pensato il servizio di monitoraggio costante della performance che consente ai clienti di avere il polso della situazione in tempo reale”. 

Oggi è la volta di Dwf Claims. Ma, stando a quanto riferito a TopLegal, anche altri "connected services" saranno presto lanciati sul mercato italiano.

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Eversheds Sutherland, Dwf MatteoCerretti


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