di Valentina Magri
Ritorno all’energia nucleare e sviluppo delle rinnovabili. Sono stati i due temi principali al centro del primo Energy Forum di TopLegal, che si è svolto il 6 marzo 2024 nella prestigiosa cornice della Biblioteca della Camera dei Deputati di Roma. L’evento è stato aperto dalla lettera di saluto di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, oltre che dai saluti istituzionali di Edoardo De Luca, direttore generale di Elettricità Futura, l’Associazione confindustriale che rappresenta il 70% del mercato elettrico italiano.
Il nucleare in Italia
Luca Squeri, responsabile del dipartimento energia di Forza Italia, capogruppo della X commissione attività produttive, commercio e turismo presso la Camera dei Deputati, ha toccato il tema del nucleare in Italia, definendolo «necessario, dal momento che abbiamo una produzione di energia da combustibili fossili dell'80% da sostituire al 2050 e dopo aver incentivato le rinnovabili per 200 miliardi negli ultimi15 anni, abbiamo solo il 3,5% di energia da eolico e solare». Claudia Gasparrini, scienziata nucleare e presidente dell’Italian Nuclear Young Generation, ha chiarito che «il nucleare è complementare alle rinnovabili. Il primo, infatti, può sostituire le seconde quando le rinnovabili non possono fornirci l'energia elettrica di cui abbiamo bisogno».
Le rinnovabili in Italia
Per quanto concerne le energie rinnovabili, Alberto Pinori, presidente di Anie Rinnovabili, ha ricordato che gli obiettivi dell’Italia sul fronte delle rinnovabili sono ancora lontani «dal momento che il nostro paese dal 2008 a oggi ha vissuto una serie di stop and go sul fronte delle rinnovabili, l’ultimo dei quali è stato lo stop alla cessione del credito. Tutte le aziende che producevano rinnovabili nel frattempo sono sparite, scoraggiate dagli stop and go continui».
Sul tema delle autorizzazioni agli impianti, De Luca di Elettricità Futura ha avanzato la proposta di introdurre un Provvedimento Unico Nazionale per gli impianti che già oggi accedono alla Via (Valutazione d’impatto ambientale) nazionale. «Il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica diventerebbe il responsabile di un procedimento in Conferenza di servizi nel quale, oltre alla Via, confluirebbero tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione degli impianti, tra cui l’Autorizzazione Unica», ha spiegato De Luca.
Andrea Sticchi Damiani, name partner dell’omonimo studio, ha precisato che per diversi anni lo sviluppo di impianti rinnovabili è stato rallentato a causa della mancanza di incentivi. “A seguito del raggiungimento della grid parity e dell’implementazione di misure di semplificazione a partire dal 2019 sono ripartiti gli investimenti nel settore. I nuovi sviluppi hanno poi dovuto scontare una difficoltà interpretativa sfociata in sindrome Nimby (not in my backyard, ndr) ». Pina Lombardi, partner e responsabile del dipartimento energy di L&B Partners, ha chiosato: «Negli ultimi tre anni almeno sette decreti leggi altrettante leggi di conversione per stimolare la transizione energetica. Ma le misure di urgenza per implementarla rendono talora complicata l'interpretazione delle norme stesse e la definizione di corrette modalità applicative».
Stefano Brogelli, general counsel di Axpo, ha evidenziato che il nuovo regolamento sul market design sostanzialmente vuole conciliare la crescita di penetrazione dell'energia rinnovabile con la sicurezza energetica. «Per conciliare le due esigenze, il legislatore ha individuato due strumenti: da un lato i PPE e dall’altro meccanismi di sostegno al prezzo. Il principale di essi è quello dei CFD (contratti per differenza, ndr)».
Mattia Petrillo, partner e head of energy and efficiency del law department di EY, ha approfondito le Cer (Comunità energetiche rinnovabili), definendole «un laboratorio complesso di servizi e soluzioni integrate, ma scalabile, oltre che un ulteriore fattore abilitante di interventi di efficientamento locali, agendo come catalizzatori».
Clizia Calamita di Tria, senior counsel di Fraccastoro, ha ricordato che l’Italia ha aggiornato il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), introducendo la nuova missione 7, volta a conseguire gli obiettivi del piano RepowerEU. In tale contesto, è stata rafforzata l’incentivazione allo sviluppo delle Idrogen Valley, ovvero la riconversione di siti industriali abbandonati in impianti di produzione di idrogeno green. Inoltre, durante il proprio intervento, l’avvocato ha avuto modo di ricordare le recentissime novità dal Dl energia sulle procedure per il rinnovo delle concessioni geotermiche e sulle modifiche introdotte al sistema di trasferimento delle garanzie di origine del biometano.
Carlo Montella, cofondatore e managing partner di GreenHorse Advisory, in merito alla bozza del decreto Fer X, che contiene nuovi meccanismi di supporto per la produzione elettrica da rinnovabili per le tecnologie più mature, ha commentato: «La portata pratica di questo decreto è molto molto importante soprattutto per quanto riguarda il fotovoltaico e il mercato dei PPA (Power Purchase Agreement, ndr). Mi aspetto che le aste previste dal decreto saranno ben popolate ma senza grandi eccessi anche ai fini dell’applicazione dei tassi di sconto rispetto al valore di partenza. Questo dovrebbe rendere le aste particolarmente attrattive, probabilmente molto più dei PPA, e le banche, quindi, potranno intercettare un flusso importante di finanziamenti agli impianti».
Il ruolo di carburanti, biocarburanti e idrogeno
Milena Cirigliano, responsabile compliance integrata, antitrust e privacy IP spa e Dpo del Gruppo Api, ha evidenziato che nel passaggio da una rete di distribuzione carburanti a una rete multi-service di distribuzione dell'energia occorrerebbero «la semplificazione amministrativa e un linguaggio unico nell'iter, che porti ad un approdo più veloce per l’ottenimento di concessioni e di autorizzazioni”. Inoltre la transizione energetica, legata indissolubilmente alla digitalizzazione della rete elettrica, e all’avvento dell’intelligenza artificiale, comporta «un’evoluzione dei rischi cyber che occorrerà affrontare con un affinamento delle tecniche di prevenzione e contenimento degli attacchi. Utili, a tal fine, linee guida comuni».
Nella transizione energetica hanno un ruolo anche i biocarburanti. Alessandro Sabbini, responsabile rapporti istituzionali centrali di Eni e responsabile rapporti istituzionali di Enilive, ha illustrato: «I costi dei veicoli elettrici sono rimasti elevati. I biocarburanti consentono di decarbonizzare da subito il parco circolante esistente e possono essere utilizzati anche in purezza: possono essere una soluzione a lungo termine per tutti i trasporti hard to abate, dai trasporti pesanti su strada, alla marina, all’aviazione e alle ferrovie non elettrificate. L’idrogeno può avere un ruolo ma, al momento, l’idrogeno verde ha dei costi troppo alti. L’idrogeno blu potrebbe dare un contributo a raggiungere gli obiettivi nazionali aggiuntivi fissati dal Pniec».
Finanziare la transizione energetica
Per gli investitori in rinnovabili è cruciale il sostegno delle comunità locali nella costruzione di impianti. Giuseppe La Loggia, senior partner di EOS IM Group - Clean Energy Strategy, ha citato il caso di un impianto fotovoltaico in provincia di Viterbo, in cui «le amministrazioni locali sono stato estremamente collaborative e con noi hanno varato un piano non soltanto di investimento per l'asset in sé ma anche in termini di misure compensative, con investimenti più piccoli sul fotovoltaico delle scuole e il rifacimento in termini di efficienza energetica del dello stadio locale».
Sul fronte dei finanziamenti agli impianti, Eugenio Tranchino, managing partner di Watson Farley Williams, ha affermato: «Vediamo le banche internazionali molto interessate all'Italia, in particolare quelle tedesche e francesi sono molto attive. A fine dicembre abbiamo assistito Sonnedix nella sottoscrizione di un green loan innovativo per un ammontare massimo di 500 milioni di euro volto a sostenere gli investimenti per realizzare una pipeline di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili in Europa, in particolare Italia, Spagna e Regno Unito».
Matteo Farina, pianificazione e marketing corporate di Banco BPM, ha evidenziato il ruolo della banca nella transizione energetica: «Il sostegno a investitori e produttori di energia rinnovabile rappresenta un primo livello di intervento, supportato anche da alcuni specifici ambiti previsti dal Pnrr. Banco Bpm supporta anche le imprese clienti dei produttori di energia nella fase di transizione e inoltre le stimola a incrementare progressivamente il consumo di energia da fonti rinnovabili”. Anche perché “il mancato investimento in sostenibilità alle imprese costa tra il 2,36% e il 7,73% dei loro ricavi su base annua», ha ricordato Alessandro Broglia, chief sustainability officer e cofondatore di Up2You.
Da sinistra, Edoardo De Luca, Milena Cirigliano, Clizia Calamita di Tria, Mattia Petrillo e Stefano Brogelli