Crisi e ristrutturazioni

Gianni Origoni nell’aumento di capitale di Trevi

Nell'operazione da 150 milioni coinvolti anche Gatti Pavesi Bianchi con Fsi, Dla Piper con Polaris, Molinari con un pool di banche. Zoppini con Trevifin

04-06-2020

Gianni Origoni nell’aumento di capitale di Trevi


Gianni Origoni Grippo Cappelli, Gatti Pavesi Bianchi e Dla Piper sono gli studi coinvolti nell’operazione di aumento di capitale del gruppo Trevi, operatore nell’ingegneria del sottosuolo e nelle fondazioni speciali. L’aumento di capitale, per un importo complessivo di oltre 150 milioni, è stato sottoscritto, per circa euro 77,5 milioni dai soci Fsi Investimenti, società del gruppo Cassa depositi e prestiti, e Polaris Capital Management, e per circa 63 milioni dalle principali banche creditrici della capogruppo Trevifin, mediante conversione in capitale dei crediti vantati da queste ultime.

Gianni Origoni ha assistito Trevi, mentre Gatti Pavesi Bianchi ha agito al fianco di Fsi e Dla di Polaris. Nella partita anche Zoppini, al fianco di Trevifin, per gli aspetti di diritto societario, e Molinari con il pool di banche creditrici.

L’operazione, che si è conclusa il 29 maggio 2020, si inserisce nel contesto di una più ampia e articolata manovra di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario del gruppo, che ha coinvolto numerose controparti e che ha comportato inter alia la ricapitalizzazione dell’emittente, la ristrutturazione dei debiti del gruppo secondo alcuni accordi di ristrutturazione ex art.182-bis della legge fallimentare, la messa a disposizione da parte delle banche di nuove linee di credito e la dismissione della divisione oil&gas. La Consob aveva approvato in data 29 aprile 2020 il prospetto informativo relativo all’offerta in opzione e all’ammissione delle nuove azioni alla negoziazione sul Mta, organizzato e gestito da Borsa Italiana.

Trevi è stato assistito da Gianni Origoni con un team coordinato dal partner Antonio Segni (in foto) e composto, per i rapporti con la Consob, e per l’istruttoria di approvazione del prospetto informativo dal senior associate Andrea Bazuro, per gli aspetti di diritto societario e di capital market dalla partner Lidia Caldarola e dal counsel Francesca Romana Stefanelli, per gli aspetti di banking e restructuring, dal partner Antonio Amoroso e dall’associate Carlo Lillo. Della cessione della divisione oil&gas si è occupato un team guidato dai partner Antonio Segni e Stefano Cirino Pomicino, coadiuvati dall’associate Davide De Franco.

Trevifin è stata assistita, sempre per gli aspetti di diritto societario, dallo studio Zoppini, con il name partner Andrea Zoppini e con il partner Giovanni Diele.

Fsi è stata assistita dallo studio Gatti Pavesi Bianchi, con un team composto dalla partner Vanessa Sobrero e dall’associate Maria Cristina Pezzullo.

Dla Piper ha assistito Polaris con un team composto dal partner Luca Magrini e da Martino Liva. Lo studio ha assistito anche Sc Lowy, in qualità di terzo creditore finanziario del gruppo Trevi per esposizione, nella strutturazione e negoziazione degli accordi implementativi della ristrutturazione del relativo indebitamento finanziario, con un team composto dal partner Ugo Calò e da Riccardo Pagotto e Oreste Sarra.

Per tutti gli aspetti correlati alla complessiva manovra finanziaria e patrimoniale del gruppo Trevi, le banche creditrici – un pool costituito da oltre 20 istituti di credito italiani ed esteri, alcuni dei quali anche titolari di obbligazioni emesse dalla capogruppo Trevifin- sono state assistite da Molinari, con un team guidato da Ugo Molinari, affiancato dai soci Alessandro Fontana e Maria Milano, nonché dall’associate Fabrizio Ragazzini.


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