L’elevato numero di autorità indipendenti e gli ampi poteri loro affidati sono una caratteristica tutta italiana. Per gli studi legali, si tratta di un comparto che richiede competenze ferree e professionisti di peso capaci di dialogare con le autorità. La difficoltà nel reperire entrambe le qualità ha portato storicamente a comprimere il settore in una nicchia, lasciando ampio spazio alle boutique mono specialistiche.
A distanza di tre anni dall’ultima ricerca condotta dal Centro Studi di TopLegal lo scenario di mercato appare oggi mutato e vede forte dinamismo da parte dei grandi studi legali full service, oltre che un generale aumento dei mandati. Il rinnovato interesse delle insegne nei confronti delle autorità indipendenti può essere ricondotto a due cause principali.
La prima attiene alle recenti novità e modifiche sul piano regolamentare, che hanno ulteriormente allargato la platea di soggetti sottoposti a vigilanza, le regole stesse della vigilanza e il potere di intervento delle autorità. Tale aspetto ha comportato un sensibile aumento dei mandati aventi per oggetto sia il dialogo con le autorità di settore per ottenere un provvedimento sia contenziosi scaturiti dagli eventuali dinieghi oppure dalle istruttorie per l’accertamento di eventuali violazioni. Un ulteriore risvolto del maggiore attivismo delle autorità indipendenti sta nel generale ricorso da parte delle aziende alla compliance preventiva, onde evitare istruttorie e contenziosi. Ciò ha comportato, da una parte, una maggiore richiesta di assistenza ai consulenti esterni, dall'altra il progressivo passaggio in azienda di ex avvocati esperti del settore.
Una seconda spinta proviene dalle nuove tecnologie e dalla new data economy, che spostano l’attenzione delle autorità – e le relative tensioni regolamentari – sui profili privacy e It non ancora regolamentati. A tal proposito si segnala lo sforzo condiviso di Agcm, Agcom e del Garante della Privacy, che hanno recentemente pubblicato una lunga e approfondita indagine conoscitiva su Big Data e piattaforme digitali.
Il dinamismo del settore si riflette sul mercato legale e nei lateral hire di professionisti. In particolare, nell'ultimo biennio si segnala in ambito antitrust l’integrazione da parte di Chiomenti della boutique Ejc Roberti specializzata in diritto europeo, della concorrenza e dei settori regolamentati e l'ingresso di Manfredi De Vita in PwC Tls. Nel settore dei fondi d’investimento occorre evidenziare i passaggi di Eriprando Guerritore, da Paul Hastings a Gatti Pavesi Bianchi, e di Corrado Angelelli, da Freshfields a Greenberg Traurig Santa Maria. Nel regolamentare bancario si segnala l’arrivo dell’esperto regulatory e fintech Marco Boldini in Orrick e il ritorno di Davide Nervegna in R&p Legal.
Guardando al futuro, soprattutto alla crisi economica dettata dalla pandemia Covid19, gli operatori del comparto ritengono improbabile che possa invertirsi il trend positivo legato al settore. Secondo gli esperti, infatti, il calo fisiologico dei procedimenti relativi a intese e abusi di posizione dominante verrà controbilanciato da attività tipicamente anticicliche quali la tutela della concorrenza e dei consumatori e i procedimenti per pratiche commerciali scorrette. Ci si attende, infine, un notevole aumento dei mandati inerenti le notifiche Golden Power.
Il quadro di mercato completo e i risultati della ricerca del Centro Studi dedicata alle Autorità indipendenti saranno consultabili su TopLegal Guida e su TopLegal Review di agosto-settembre a partire dal 1 di agosto.
TopLegal Guida