Antonio Segni (in foto) e la sua squadra potrebbero presto unirsi a Gianni Origoni Grippo Cappelli. Questo quanto indicano voci di mercato riportate dalla testata inglese The Lawyer. Si tratterebbe di un team composto da 19 professionisti, inclusi nove soci (su 31 totali dello studio).
Se queste voci di mercato dovessero essere confermate si tratterebbe del ritorno di Segni in Gop dopo 13 anni. L’uscita da Gop, avvenuta nel 2006, era dovuta anch'essa a una scissione di soci. Inoltre, sarebbe il secondo abbandono di spessore che subisce l’insegna Lombardi dopo l’uscita di Molinari del 2016.
Antonio Segni è approdato in Lombardi nel 2013, presidiando la sede romana. Negli ultimi anni il professionista ha guidato diverse operazioni importanti per il mercato italiano, come l’assistenza al pool di banche nella quotazione di Nexi e quella al fondo Peninsula Capital nell’ingresso nel capitale di Kiko.
Il 26 marzo scorso TopLegal ha riportato voci di mercato secondo cui BonelliErede e Lombardi Segni sarebbero in fase di dialogo per valutare una possibile integrazione. Questo potrebbe significare che l'eventuale fusione tra BonelliErede e Lombardi sarebbe tutta milanese, in quanto solo il team litigation guidato da Giuseppe Lombardi vi farebbe parte. Nello specifico si tratta di una squadra di 22 soci, 5 of counsel e 57 associate. L’integrazione avrebbe quindi come principale operazione di aggregazione un progetto che verte a rafforzare il contenzioso societario.
Le integrazioni tra studi di dimensioni importanti, che si profilano per caratteristiche diverse, sono rare e difficoltose nel mercato italiano (si veda “La partita si fa interessante”). Il sommo problema che racchiude tutti gli altri è quello culturale (“L’ostacolo numero uno alle fusioni tra studi legali”).
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