La Levi Strauss – assistita da Spheriens – ha vinto davanti alla Corte d’Appello di Roma un caso di contraffazione del suo iconico marchio Arcuate, la cucitura ad ala di gabbiano sulla tasca posteriore dei jeans Levi’s.
La Corte d’Appello di Roma ha infatti confermato la decisione di primo grado che aveva giudicato illeciti dei jeans, caratterizzati da una cucitura sulla tasca posteriore che ricordava la celebre ala di gabbiano, commercializzati da un’azienda italiana. La vicenda si trascina dal 2014, quando Levi’s aveva in prima battuta agito con successo in via d’urgenza – sempre con Spheriens – contro l’azienda italiana in questione per ottenere, tra l’altro, l’inibitoria d’uso della cucitura ritenuta contraffattoria. Allo stesso esito sono giunti nel successivo giudizio di merito il Tribunale e ora la Corte di Appello di Roma. La società statunitense ha così ottenuto l’attestazione dell’ampia sfera di tutela del marchio Arcuate e una condanna a un risarcimento dei danni nell’ordine dei 100mila euro.
Spheriens ha assistito Levi Strauss con Pier Luigi Roncaglia (in foto) e Gabriele Lazzeretti.
Spheriens, insegna specializzata nella proprietà intellettuale, ha spesso difeso protagonisti del mondo della moda: ha ottenuto per Air Wair la tutela del marchio di forma degli stivaletti Dr. Martens, ha vinto in Cassazione per Louis Vuitton a difesa del Toile monogram e ha protetto la Salvatore Ferragamo dalla contraffazione.
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