L’Esg ha impatto non solo sulla governance delle aziende, ma anche sulle decisioni di investimento dei fondi, compresi quelli di venture capital. Ne abbiamo parlato con Paolo Gesess, investitore nel venture capital dal 1998, oltre che cofondatore e managing partner del fondo di venture capital United Ventures. In precedenza, Gesess è stato fondatore e general partner di Jupiter Venture, uno dei fondi di venture capital del primo quartile in Europa, con un rendimento del portafoglio pari a 6 volte e un Irr (tasso interno di ritorno) superiore al 20%. Abbiamo incontrato Gesess a margine della 0100 Conference Mediterranean 2023, evento paneuropeo per l'industria del private equity e del venture capital, che si è tenuto a Roma lo scorso ottobre.
Che impatto sta avendo l’Esg sui fondi di venture capital e che peso hanno i criteri Esg nella raccolta delle startup?
La sensibilità verso le tematiche Esg è significativamente aumentata nell'ultimo decennio, con una particolare attenzione all'ambiente e alle questioni sociali, diventate fondamentali per la sostenibilità a lungo termine delle aziende.
Un importante impulso proviene sicuramente dall'Unione europea con il Regolamento sulla tassonomia relativo alla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, che definisce i criteri minimi che le attività economiche devono rispettare per essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale. Questa tendenza è più evidente negli investimenti istituzionali, dove gli investitori stanno rivalutando gli approcci tradizionali al portafoglio per considerare gli aspetti di sostenibilità, ma si sta diffondendo anche nel venture capital.
In United Ventures, consideriamo da tempo i criteri ambientali, sociali e di governance come parte integrante delle nostre attività e abbiamo formalizzato degli standard attraverso una policy Esg strutturata e diverse iniziative di sostenibilità rivolte ai nostri investitori, alle società in portafoglio, al team e agli altri stakeholder. Siamo convinti che le startup siano un motore trainante dell'innovazione sostenibile e che i fondi di venture capital abbiano gli strumenti e i mezzi per guidare questa trasformazione.
In che modo la tecnologia può supportare l’integrazione dell’Esg?
Il problema dei dati Esg è che la misurazione e il monitoraggio non sono semplici, considerato che ci sono molteplici variabili da considerare e che le diverse tematiche non sono rilevanti allo stesso modo per tutte le società del portafoglio. Esistono diverse soluzioni che forniscono dashboard, report e strumenti di raccolta e analisi dati, per aiutare le aziende a monitorare e comunicare le proprie performance in ambito ambientale, sociale e di governance. L'implementazione di questi strumenti nei fondi e nelle società di portafoglio possono aiutare a migliorare e comunicare efficacemente le loro prestazioni Esg, facilitando la gestione dei dati.
Quali sono i punti salienti della vostra policy Esg?
Abbiamo iniziato un processo di sensibilizzazione sulle tematiche Esg a partire dal 2021. Attualmente, la nostra politica Esg si sviluppa su tre livelli: il processo di investimento, durante il quale favoriamo le proposte di valore che perseguono obiettivi di sviluppo sostenibile; la fase di gestione del portafoglio, in cui lavoriamo a fianco delle nostre società del portafoglio nei loro percorsi Esg; e infine, le operazioni interne, dove perseguiamo standard etici e di governance elevati e principi di equità e pari opportunità, oltre a organizzare attività di formazione per il team e promuovere diverse iniziative di sostenibilità aziendale, come l’adozione di una travel policy volta a minimizzare la nostra impronta ambientale.
A questo proposito nel 2023 abbiamo avviato una partnership con ClimatePartner per ridurre l'impatto ambientale della nostra attività, attraverso la misurazione, riduzione e compensazione dell'impronta carbonica della sgr. Abbiamo compensato le emissioni che rimangono inevitabili sostenendo un progetto solare in India, certificato secondo gli standard internazionali, combinato con un progetto locale che contribuisce al ripristino degli ecosistemi forestali di Campo dei Fiori, qui in Lombardia, devastati da una tempesta nel 2020.
Inoltre, siamo firmatari dei Principi per gli investimenti responsabili (Pri), che comporta l'impegno a riferire sulle attività di investimento responsabile.
Quanto influisce l’Esg sulle decisioni di investimento in startup di United Ventures?
Dal punto di vista di un venture capital, la sostenibilità è un prerequisito fondamentale quando si tratta di asset allocation. La sostenibilità deve esserci quando si parla di innovazione; altrimenti, non possiamo definirla tale. L'innovazione può spesso orientarsi verso l'ottimizzazione dei processi o la produzione sostenibile.
Solo in questo modo progresso e rispetto per le persone e il pianeta possono procedere fianco a fianco. L'innovazione non deve essere un peso per il nostro pianeta, ma un mezzo per proteggerlo e migliorarlo. L'innovazione e la sostenibilità devono andare di pari passo.
Tale approccio ha sempre orientato i nostri investimenti ed è per questo che è stato naturale per noi classificare il nostro nuovo fondo early-stage UV3, di cui abbiamo annunciato il primo closing a luglio 2023, come prodotto finanziario ex art. 8 ai sensi del Regolamento Sfdr. Le caratteristiche ambientali e sociali sono promosse attraverso l'applicazione di una strategia di esclusione Esg ex-ante e di una strategia di integrazione Esg durante il processo di valutazione e monitoraggio delle opportunità di investimento.
Può farci degli esempi concreti di startup sostenibili su cui state puntando?
Nel nostro portafoglio abbiamo una startup agritech che mira a digitalizzare il processo agricolo, migliorando la qualità e la sostenibilità di un processo cruciale come l'agricoltura. Questo è un chiaro esempio in cui l'Esg è incorporato non come un fattore nice-to-have, ma come motore principale dell'innovazione.
L'istruzione è un altro settore significativo con un enorme potenziale per creare un mondo migliore. Attraverso la tecnologia, questi settori possono subire cambiamenti trasformativi, offrendo un migliore accesso alla conoscenza, un apprendimento personalizzato e benefici che siano accessibili a un numero il più grande possibile di persone.
Un altro aspetto da considerare è la mitigazione degli effetti collaterali dell'innovazione tecnologica, soprattutto se guardiamo alle sue applicazioni più energivore. Il mercato dei semiconduttori è molto interessante in questo contesto.
Valentina Magri